Arte, tecnica e gusto dal mare

Negli ultimi anni, i salumi di mare si sono affermati come una delle tendenze più raffinate della gastronomia contemporanea. Si tratta di prodotti ittici lavorati secondo metodi ispirati alla salumeria tradizionale, capaci di unire il sapore autentico del mare con la complessità aromatica tipica della stagionatura e dell’affumicatura.

Cosa sono i salumi di mare?

Con “salumi di mare” si intendono preparazioni a base di pesce — come tonno, salmone, pesce spada, ricciola o baccalà — sottoposte a processi simili a quelli usati per i salumi di terra: salagione, essiccazione, affumicatura e talvolta stagionatura. Il risultato è un prodotto gourmet, ricco di sapore, con consistenze intense e un’elevata versatilità in cucina.

Le fasi principali della lavorazione

1. Scelta della materia prima

Tutto inizia dalla selezione del pesce: freschezza, provenienza e qualità della carne sono fondamentali. Le varietà più adatte sono quelle a carne soda e ricca di grassi buoni, che resistono bene ai processi di trasformazione, mantenendo sapore e struttura.

2. Salagione

Come nei salumi tradizionali, la salagione è il primo passaggio: il pesce viene cosparso di sale marino (eventualmente miscelato con spezie o zucchero), per favorire la disidratazione, la conservazione e l’intensificazione dei sapori. Questa fase può durare da poche ore fino a diversi giorni, a seconda del tipo di pesce e del risultato desiderato.

3. Pressatura e asciugatura

Dopo la salagione, il pesce viene risciacquato, asciugato e spesso pressato per compattare le fibre. In alcune ricette viene arrotolato in forme cilindriche o schiacciato in stampi, e proprio come nei salumi insaccati dopo avviene la stagionatura.

4. Affumicatura (facoltativa)

Molti salumi di mare prevedono una leggera affumicatura a freddo, utilizzando legni aromatici (faggio, ciliegio, ginepro, castagno). Questa fase arricchisce il profilo organolettico con note complesse e persistenti.

5. Stagionatura o maturazione

Alcuni prodotti vengono lasciati stagionare in ambienti controllati per alcuni mesi o anche anni, così da sviluppare un gusto più deciso e una consistenza compatta. È il caso, ad esempio, della bresaola di tonno o del speck di pesce spada.

Qualche esempio di salume di mare

  • Bresaola di tonno: filetto di tonno stagionato e leggermente affumicato, tagliato sottilissimo.
  • Speck di pesce spada: pesce spada affumicato con sale, pepe e bacche aromatiche, dalla consistenza burrosa.
  • Prosciutto di ricciola: lavorato a crudo, stagionato e servito a fette sottili come un prosciutto crudo.
  • Soppressata di polpo: lavorazione creativa che richiama la forma e il gusto di un salume morbido.

Come gustarli

I salumi di mare si servono affettati sottilmente, proprio come i loro omologhi di terra. Perfetti per antipasti eleganti, aperitivi gourmet o piatti freddi d’autore. Si accompagnano magnificamente con burro salato, pane croccante, agrumi, formaggi freschi e vini bianchi minerali o bollicine.


Un’eccellenza tutta italiana

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